La traina al Dentice con artificiale , è una tecnica tanto affascinante quanto complessa, in cui occorre conoscere alcune dinamiche per avere successo.
Non è facile trovare qualcuno che possa insegnarti questo tipo di pesca , tantomeno è facile impararla da solo, se non con anni di esperienza in questa disciplina.
Dopo anni di tentativi e prove , supportato anche da altri amici pescatori, posso affermare di avere accumulato una discreta esperienza , che cercherò di mettere a disposizione di tutti.
Dove e quando
Il Dentice è un formidabile predatore di fondo, a cui piace frequentare secche , relitti e fondali misti con importanti salti batimetrici .
In inverno , predilige stazionare in acque più profonde dai 40 ai 100 metri , quote che per chi traina con gli artificiali , ovviamente sono proibitive .
La riproduzione avviene nel periodo di maggio , dove iniziano ad avvicinarsi alla costa per la frega creando i famosi “montoni” . Ti sconsiglio la sua cattura in questo periodo o perlomeno evita inutili stragi.
Nel periodo estivo , che va da giugno fino a ottobre inoltrato, Il Dentice si sposta su bassi fondali ,dagli 8 ai 40 metri , spinti dalla temperature miti .
Quindi il periodo estivo per la traina al dentice con artificiale e proprio il periodo caldo . Le batimetriche più interessanti e proficue , sono sicuramente tra i 20 e i 30 metri , infatti ci concentreremo soprattutto in questo range.
Impostare la pescata
Prima di parlare di tutto quello che è la traina al dentice con gli artificiali, è necessario apprendere un concetto base .
Per impostare la pescata a traina di fondo con gli artificiali è necessario scegliere una zona con una batimetria abbastanza lineare e senza grandi salti di fondale . Questo ci aiuterà a creare un “percorso” da seguire con l’imbarcazione durante tutta la fase di pesca .
E’ assolutamente necessario pianificare il percorso, in quanto le esche una volta calate , viaggeranno sempre alla stessa altezza dal fondo , quindi le risalite sono senz’altro da escludere .
Per fare questo è necessario avvalersi obbligatoriamente di un ecoscandaglio e cartografico marino con la carta della zona e le batimetrie da seguire in maniera quasi maniacale.
Una volta in pesca , si va sulla batimetrica prescelta e si segue la linea . Da quel momento in poi è possibile calare le esche .
Il mio consiglio, è di fare sempre 2 passaggi , andata e ritorno ,questo perchè spesso i pesci, ma soprattutto i dentici , mangiano in un solo verso della corrente .
Non è una regola scritta , ma il più delle volte è proprio così.
Metodi di affondamento
Come saprai , il Dentice concentra tutti i suoi attacchi sul fondo , ma spesso per questioni legate alla sua indole territoriale, in alcune occasioni ,può attaccare anche mezz’acqua .
Tuttavia ,per avere la sicurezza matematica di incontrarlo “stuzzicando la sua indole ” , dovrai necessariamente far passare le esche tra i 3 – 5 metri dal fondale.
“Radere” il fondo con gli artificiali , non per nulla facile ed è necessario conoscere bene i sistemi di affondamento , uno degli argomenti più importanti di questo articolo.
Vediamo ora i 3 sistemi principali per affondare le lenze a traina di fondo con gli artificiali:
- Il Monel
- I Piombi a sgancio rapido
- Il Downrigger
Ognuno di questi sistemi , lavora in modo diverso , per questo è necessario analizzarli nel dettaglio per capire pregi e difetti di ognuno.
Monel
Il monel è un cavetto metallico realizzato in una lega di nickel e rame , piuttosto morbido e flessibile , che può essere imbobinato sul mulinello al pari del monofilo .
Avendo un peso specifico importante, tende ad affondare per circa 1 metro , ogni 10 metri calati in mare ad una velocità di 3.5/4 nodi .
Tuttavia non è di facile gestione , perchè per affondare la lenza su un fondale di 35 metri , è necessario calare 300 metri di Monel ,che in acqua si fanno sentire .
Essendo un filo molto pesante , impone l’uso di attrezzature idonee per il recupero, come mulinelli elettrici e canne apposite che vedremo nel corso dell’articolo, nella capitolo “attrezzature”.
Per quanto mi riguarda , la quota massima raggiungibile con questo metodo si aggira su i 40 -45 metri non di più, dopo queste quote, l’unico mezzo è il downrigger.
Vantaggi
- preciso nell’affondamento
- non risente della corrente del mare
- può essere trainato molto veloce
- si lega abbastanza bene.
- Molto affondante
Svantaggi
- attrezzatura dedicata
- impossibilità di fare curve strette
Montatura
La montatura è semplice : dopo aver aver imbobinato il monel , sarà necessario collegare un mediano di 20-25 metri di buon nylon dello 0,60 , il quale avrà la funzione di “ammortizzare” l’abboccata e di rendere meno visibile la nostra insidia.
A completare il mediano , inseriremo una girella a cui andrà collegato un finale lungo 2-2.5 metri in fluorocarbon dello 0,40 – 0,45 a seconda della preda.
L’artificiale può essere sia affondante che galleggiante ma attenzione, non è la stessa cosa . Con il floatting , non dovrai applicare nessun calcolo in quanto viaggerà alla stessa altezza del monel.
Nel caso di artificiali affondanti come i rapala magnum , è necessario sommare i metri a cui può affondare l’artificiale, ai metri di affondamento del monel.
ESEMPIO : FONDALE DI 15 METRI – VELOCITA’ 3.5 NODI – RAPALA AFFONDANTE A 3 METRI . Calando 90 metri di monel che equivalgono ad un affondamento di 9 metri e sommando i 3 metri di fondo che si prenderà artificiale affondante , l’esca lavorerà 12 metri sotto la superficie . Facile no!
Piombi a sgancio
L’affondamento per la traina al Dentice con artificiale , realizzato con i piombi a sgancio rapido è in assoluto la mia tecnica preferita , probabilmente anche la più praticata .
Chiamata anche “traina con la spezzata” per il singolare modo di mettere i piombi lungo la lenza , è un vecchio metodo che si usava per affondare le lenze a mano.
Rispetto alle altre tecniche ,risulta essere più difficoltosa dal punto di vista teorico , soprattutto per il calcolo della piombatura .
Personalmente trovo questa tecnica molto più divertente del monel e soprattutto più sportiva.
Un altro punto a favore, è il fatto che non necessita di attrezzature dedicate come per il monel , tutto a vantaggio delle nostre tasche.
Il limite di questa tipologia di affondamento , è la massima profondità esprimibile . In genere si riesce affondare la lenza per un massimo 25-27 metri quindi operativi fino a 30-32 m di fondale.
Montatura
La classica montatura che si usa in traina di superficie, può essere utilizzata ottimamente anche per la traina di fondo.
Si preferisce il nylon in bobina , perchè oltre a risultare invisibile , permette una perfetta aderenza dei piombi a sgancio rapido lungo il trave , cosa che non succede con il multifibra.
Come piombare la lenza
Se hai già sperimentato questa tecnica , sai già che non basta piombare la lenza e calare senza un minimo di conoscenze .
Piombi e artificiali , probabilmente resterebbero incagliati sul fondo alla prima cala e ti assicuro che succede spessissimo .
Per riuscire ad affondare le lenze ad un certa quota ,con i parametri che ti fornirò più avanti nell’articolo , è necessario adottare due parametri fissi:
- la velocità di traina
- la sezione del monofilo in bobina
La velocità di traina , possiamo facilmente controllarla e tenerla stabile semplicemente correggendo con la manetta del motore . In questo caso , la velocità sarà sempre di 3.5 nodi , una via di mezzo che riesce a far funzionare bene un po’ tutti i minnow .
La sezione del monofilo è importantissima .Un ottimo nylon da 20 libbre ( 0,45 mm ) è più che sufficiente per poter pescare con piombature fino a 1 ,5 kg ( distribuiti sulla lenza) .
Ora che conosci i “2 parametri fissi” ,che non dovrai mai cambiare se vuoi pescare con i dati che ti fornirò , iniziamo a vedere come e quanto piombare la lenza per raggiungere una certa profondità.
Per pescare a varie quote , occorre saper piombare secondo uno schema che dev’essere sempre rispettato alla lettera .
Un esempio pratico lo possiamo vedere nell’immagine qui in basso
In primis ,dobbiamo capire se pescare più vicino o più lontano dalla barca . Se usi due canne a fondo , è necessario applicarli per non intrecciare le lenze.
Come già detto le batimetriche migliori per insidiare i Dentici con gli artificiali ,sono quelle che vanno da 20 ai 30 metri di fondo e proprio su queste due ci concentreremo.
Piombatura per 20 metri di fondo
Per pescare su 20/22 metri di fondale , è necessario far passare gli artificiali tra i 15 ed i 18 metri . Per fare ciò , sono necessari esattamente 900 grammi di piombo,disponendoli secondo questo schema.
Metodo con 2 piombi ( 400 e 500 grammi)
- Cala l’artificiale e fila 30 metri di lenza .
- Posiziona un piombo da 400 gr.
- 25 metri.
- Posiziona un piombo da 500 gr
- 25 metri
Questo metodo ti permette di pescare a 80 metri dall’imbarcazione .
Metodo con 4 piombi (250gr x 2 – 200gr x 2)
- Cala l’artificiale in mare e fila 30 metri di lenza .
- Posiziona il primo piombo da 200 gr
- 25 metri
- Posiziona il secondo piombo da 200 gr
- 25 metri
- Posiziona il terzo piombo da 250 gr
- 25 metri
- Posiziona il quarto piombo da 250 gr
- 25 metri
Questa piombatura frazionata, lavora a 130 metri circa dall’imbarcazione.
Piombatura per 30 metri di fondo
Considerando un fondale di 30-32 metri , l’esca deve passare intorno ai 27-28 metri . Il peso giusto per arrivare a questa quota importante , è di 1400/1500 grammi :
Metodo con 4 piombi (300 -300 -400- 400)
- Cala l’artificiale in mare e fila 30 metri di lenza .
- Posiziona il primo piombo da 300 gr
- 25 metri
- Posiziona il secondo piombo da 300 gr
- 25 metri
- Posiziona il terzo piombo da 400 gr
- 25 metri
- Posiziona il quarto piombo da 400 gr
- 25 metri
Questa piombatura frazionata, lavora a 130 metri circa dall’imbarcazione.
Metodo con 7 piombi (200 gr x 7)
- Cala l’artificiale in mare e fila 30 metri di lenza .
- Posiziona 7 piombi da 200 grammi ogni 25 metri
- Lascia altri 25 metri dopo l’ultimo piombo.
Questa piombatura frazionata, lavora a 180 metri circa dall’imbarcazione.
Un trucco importante: in caso di corrente contraria “accertata” , la nostra esca si solleverà dal fondo , ed è possibile compensare il tutto , calando altri 30 metri di filo a mare in 3 riprese da 10 metri ognuna . Attenzione , ogni ripresa , dopo la calata , va provata per qualche minuto finche la montatura non si stabilizza in corrente. Considera che scenderai di quasi un metro ogni 10 metri calati in questa fase, perciò fai molta attenzione . Se non sei esperto , è meglio pescare qualche metro più in alto , che perdere piombi e artificiale.
Questi sono i famosissimi piombi a sgancio rapido . Hanno una forma idrodinamica, con due lamelle in acciaio ripiegate e rivestite con della gomma , che serviranno per agganciare il trave e trattenere il piombo in sede senza farlo scivolare.
Questo tipo di affondamento , viene utilizzato anche per insidiare la spigola con gli artificiali o per allontanare dalla poppa le esche nella traina col vivo
Vantaggi
- Basso costo
- Attrezzature non specifiche
- Sportivo
- Praticabile da tutti
- Utilizzabili anche in altre tecniche
Svantaggi
- capacità massima di affondamento
Downrigger
Questa tipologia di affondamento , si basa su un accessorio chiamato “Downrigger” o anche “affondatore”.
E’ indubbiamente il metodo più efficiente per la traina al dentice con artificiale , ed è anche l’unico sistema che riesce ad affondare le esche più di tutte le altre tecniche di affondamento.
In sostanza , non è nient’altro che un grosso mulinello ( manuale o elettrico) con un “lungo braccio” munito di anello o carrucola che funge da canna . E’ montato su una base removibile , fissata alla murata dell’imbarcazione o su staffa apposita .
Il mulinello è imbobinato con del multifibra molto robusto ( in genere uno 0,60/0,70 mm) a cui è collegato un grosso piombo dai 5 agli 8kg , che servirà per affondare la lenza .
Lungo il suo trave ,si possono applicare una o due pinze a sgancio distanziate di 6-7 metri l’una dall’altra , a cui si collegheranno i mediani delle nostre lenze .
Quindi con un solo downrigger , è possibile affondare più lenze . Sfruttando questo assetto si potrà “scandagliare” , più zone della colonna d’acqua
Nel caso specifico del dentice , è comunque preferibile usare solo una lenza per concentrare le nostre ricerche sul fondo.
Il bello di questo sistema e che possiamo andare a caccia di Dentici anche in inverno , a profondità più elevate cosa impossibile con altre tecniche.
Come si usa
Prima di utilizzare il downrigger dovrai allontanare l’esca dalla poppa quanto basta per non insospettire i pesci . Generalmente si allontana di 40/50 metri , dalla poppa ma nessuno vieta di allungare questa distanza anche a 70-80 metri.
Ricorda che, con l’affondatore , il minnow deve essere assolutamente galleggiante .
Vediamo ora le sequenze per calare
- Cala in acqua 40 / 50 metri di lenza
- Apri la frizione del mulinello ( con il cicalino inserito)
- Aggancia lo sgancio rapido alla lenza
- Cala la palla alla giusta profondità
- Regola la frizione e metti in tensione la cima della canna come nella figura sottostante.
- Al momento dell’abboccata, quando la pinza sgancerà il finale , la canna in tensione si raddrizzerà e colmerà il divario ,evitando il bando della lenza .
Montatura
La montatura è identica a quella utilizzata con i piombi a sgancio rapido, ma in questo caso in bobina ,puoi utilizzare anche nylon più robusti .
Vantaggi
- Alta capacità di affondamento
- Precisione
- Può essere usato anche per la traina col vivo
- Facile da gestire
- Contatto diretto col pesce
Svantaggi
- Costo
- Necessita staffa di fissaggio
Migliore artificiale per il Dentice
Veniamo dunque ad un argomento spinoso , quale artificiale usare per la traina al dentice ?
Beh sarebbe una lunga lista , ma posso darti alcuni consigli su quelli maggiormente utilizzati per questa tecnica .
Generalmente si usano artificiali dai 13 cm ai 18 cm quindi piuttosto grandi . Le colorazioni migliori sono bianco tigrato arancio , arancione , verde tigrato di giallo , specchiati ,rosa ,arancioni e l’immancabile testa rossa.
Questi sono i colori maggiormente utilizzati , ma ti prego di non essere troppo schematico in questo caso , vai in mare e prova !
Floating( galleggianti)
Ecco una serie di artificiali bellissimi della casa Halco , particolarmente famosi per la traina al dentice soprattutto nei colori verde e arancione .
Deep (affondanti)
Quando si parla di affondanti ,si parla solo di Rapala il leader nel settore dei minnow. Questa serie di artificiali , a seconda del modello possono arrivare ad affondare incredibilmente anche a 9 metri . Inoltre Rapala è sinonimo di qualità senza compromessi !
Attrezzatura per la traina al dentice con artificiale
Canna e mulinello per monel
Ora vediamo quale l’attrezzatura scegliere per il monel. Come ti dicevo , il monel è un cavo metallico molto pesante ed una volta in pesca è molto difficile tirarlo su a mano .
L’opzione migliore è munirsi di un mulinello elettrico tipo “salpa bolentino” ( molto robusto) e usare quello.
La canna deve essere espressamente progettata per l’uso del monel ,per via del puntale e dell’anellatura in cui scorrerà il cavo metallico . Come libraggio , una 20/30 libbre con anelli a carrucola sarà una scelta perfetta , vediamo qualche modello .
Canna e mulinello per spezzata o downrigger
Per la traina al dentice con artificiale utilizzando sia downrigger che per la spezzata , una 16/20 libbre di buona qualità è più che sufficiente .
Il Mulinello deve essere affidabile e avere un buon rapporto di recupero , soprattutto per la spezzata .
Vediamo insieme qualche modello di riferimento.
Conclusioni
Siamo dunque arrivati alla conclusione di questo lungo articolo sulla traina al dentice con artificiale , spero di essere stato accurato nel descrivere tecniche e procedimenti . In futuro continuerò ad aggiornare questo articolo perchè c’è ancora tanto da scrivere, quindi iscriviti e resta aggiornato tramite la newsletter , ti arriverà la notifica sulla mail quando faremo degli aggiornamenti!
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VERAMENTE INTERESSANTE. GRADIREI ULTERIORI ARTICOLI MAGARI ANCHE SU ALLETERATI ,PALAMITE ECCETERA. GRAZIE
Ciao Massimo e grazie per il tuo interessamento. Sto realizzando tutta una serie di articoli che a breve verranno pubblicati sul sito e sulla pagina social . Iscriviti alla newsletter per sapere quando verranno pubblicati nuovi articoli! Ciao e Grazie
chiarissimo e interessante. complimenti. bene anche le indicazioni dove reperire quanto suggerito perchè nella mia città è quasi impossibile trovare un assortimento accettabile. come ci si iscrive alla newsletter ?
Grazie mille! Beh oramai in rete è possibile reperire praticamente tutto ed averlo a casa in poco tempo , quindi assolutamente un vantaggio!
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quanti metri di lenza devo filare dopo l’ultimo piombo ? Dato che alcuni miinnows consigliati e comprati hanno un affondamento rilevante, come considerare la profondita’ raggiunta con i piombi con questa suddetta variabile ? in attesa di una Vs cortese risposta, vi porgo i miei piu’ cordiali saluti.
mi sono gia’ iscritto ma comunque lo rifaccio, Vi sarei molto grato se mi chiariste due dubbi
QUANTI METRI DI LENZA BISOGNA CALARE DOPO L’ ULTIMO PIOMBO DELLA SPEZZATA ?
COME CONSIDERARE L’AFFONDAMENTO CHE HANNO I VARI MINNOWS SUGGERITI?
CAMBIANO I PARAMETRI DI AFFONDAMENTO DELLA SPEZZATA DEI PIOMBI A SGANCIO ?
In attesa di una vostra cortese risposta Vi saluto cordialmente.
Ciao Massimo , allora normalmente devi considerare in primis , l’affondamento del Minnow perchè va sempre sommato al potere affondante della “spezzata” o di qualsiasi altro metodo di affondamento . In linea di massima su fondali fino a 10 metri , si può evitare il piombo perchè un artificiale di tipo affondante , viaggia dai 3 ai 7 metri e oltre a secondo del modello , quindi perfettamente operativo in quelle quote .
Per quanto riguarda i metri finali da “lasciare” sulla spezzata , per non rischiare l’incaglio , lascio 10 metri per volta ripetuto per 4 volte. Ovviamente , lascio 10 metri attendo 1 minuto e lascio ancora 10 metri e via dicendo per 4 volte ( circ 40 metri in totale) . Il motivo di questa operazione è la corrente che in alcuni casi ci ostacola ed in altri casi ci agevola ad arrivare vicino al fondo. Per fare pratica ti consiglio una zona fangosa/ sabbiosa dove testare la tecnica che a primo impatto non è cosi semplice , una volta capito il metodo , tutto si può ripetere in zone con scogli frante etc . La cosa più importante però , è seguire le linee battimetriche dal cartografico , sempre per non avere sorprese come repentine salite di fondale , che rischiano di farci incagliare.Un Saluto
tutto molto chiaro, grazie. Come gia’ detto, mi sono iscritto alla news lettera e vorrei sapere dove potro’ leggere le notizie, Sulla mia mail, in questa sessione o dove altro ?
Spero di non avervi importunato piu’ del dovuto e vi ringrazio sentitamente, In ogni caso ho parlato diffusamente di Voi ai miei amici del circolo nautico di cui sono socio e spero di aver fatto molti…..proseliti . Cordiali saluti.